Hanno il vezzo d’irrompere in silenzio
come una meraviglia che scompare
appena riesci a coglierne l’intento.
Spesso a notte scendono, a perdifiato,
come un soffio divino misterioso
tra le viuzze brevi del labirinto
di questo imprevedibile tracciato.
Procuramelo tu un silenzio vero
e le distanze in corde più sottili
di quelle che trasformano la luce
in mondi sino allora sconosciuti
allumando i percorsi e, senza freni,
le immagini come in un dormiveglia
di suoni, bocche sdrucite e lampi.