Ben ritrovati a “Mi mangio lo stivale”, la nostra rubrica dedicata alla cucina regionale. Torniamo dopo 3 mesi a viaggiare tra le mille tradizioni culinarie italiane, passando per il Nord Est della penisola dove scopriamo una curiosa ricetta friulana: Suris o topolini di salvia.
Suris o topolini di salvia
Filosofia: Onnivori, no vegetariani, no vegan
Regione di origine: Friuli-Venezia Giulia
Ingredienti
Foglie di salvia compreso il gambo;
Per la pastella:
200g di farina;
Un litro di latte;
1 dl di latte;
2 uova;
60g di zucchero;
Mezzo bicchierino di grappa;
sale.
Per la frittura: Strutto.
Procedimento
Per preparare questo piatto bisogna prima lavare le figlie di salvia e asciugarle con cura. Contemporaneamente si prepara una pastella composta da farina, latte e uova con un’aggiunta di poco sale, lo zucchero e la grappa. Tutto il composto va intriso all’interno di una ciotola. In una padella si scioglie lo strutto e lo si fa rosolare. Nel frattempo le foglie di salvia vengono passate nella pastella e successivamente nello strutto dove vengono dorate.
Servendosi di un apposito attrezzo forellato si estraggono le foglie di salvia e le si posano sopra un foglio di carta assorbente ad asciugare. Si servono caldissimi imbiancati da zucchero a velo.
Un piatto tradizionale da consumare in occasione delle feste come dolce originale e da gustare, per gli amanti del vino, con Ramandolo, Albana, Moscato ma anche bianchi secchi.