SPOSO LA MIA ANIMA
Sposo la mia anima
nella chiesa aperta
del mio delirio onnipotente
e varco la forza della ragione
nei cardini dell’equivalente
di una reincarnata fragilità.
Spoglio la necessità equivoca
dall’onda avallata dell’euforia
di una fede trasudata
dalle viscere di un mistero,
che la fa risuscitare
al passaggio della morte
e le promette vita eterna
nel Paradiso dei credenti,
rivelandole la Verità
al risveglio delle coscienze.
Sugli steli isterici
di una calma apparente,
tacita la sua voce
nelle profondità di un fiorito silenzio,
nella sacralità del tempo ,
tra le spine di un vissuto
alla ricerca dell’Eterno,
di uno spiraglio di luce Divina.
Scopre solo uno spigolo articolato
di un pentimento che sprofonda
nell’attesa di levarsi la maschera
che arde col fuoco del peccato.
Poi, si cala nella fonte
delle acque purificatrici,
dove la persa innocenza rinsavisce
sulle croci di un Purgatorio .
E l’anima ripulita
si pone al cospetto di un Dio,
che con la sua misericordia,
fa risorge dall’interstizio
che incatena la vita
all’amplesso delle rivelazioni terrene,
nell’alcova delle passioni
di un accarezzante chiaroscuro
del profano libero arbitrio
che non sposerà mai
sull’altare sacro,
la sua conversione
e in un compiuto sacrilegio
sosterrà la sua illusoria onnipotenza.
Anna Cappella