Una madre che parla al figlio, tutto comincia attraverso un racconto, e i racconti danno forma alla memoria.
Natalie Portman e il suo lungometraggio dal titolo “Sognare è vivere“, adattato al bestseller autobiografico di Amos Oz.
Sono gli anni turbolenti e memorabili della nascita di Israele: un luogo di relazioni profonde e dolori incancellabili.
Fania, la protagonista narratrice del film interpretata dalla stessa Portman che mette in gioco se stessa con viscerale coraggio.
Fania che dai suoi occhi e dalle sue mani si capisce tutto, Fania maestosa.
Da vedere e rivedere perché ogni volta è diverso, bellissimo.
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VLM
