Plastica meno tossica con la buccia di limone

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La plastica, si sa, ha al suo interno sostanze dannose e tossiche. Sembra però che molte di queste sostanze si possano rendere meno dannose grazie agli agrumi e all’anidride carbonica.

In particolare una sostanza contenuta negli agrumi, secondo una recente ricerca portata avanti all’istituto di ricerca chimica di Catalogna, sembra poter produrre policarbonati assieme all’anidride.

La sostanza che sembra favorire tutto ciò è il limonene, un idrocarburo presente nella buccia degli agrumi. Lo studio pubblicato sulla rivista ACS catalysis, mirava in realtà ad altri obbiettivi, come quello di trovare nuovi metodi per ridurre policarbonati.

La soluzione che preveda la creazione di nuovi biomateriali in chiave “green” da utilizzare nei processi industriali non è comunque una cosa semplice. Occorre tempo. Come sostiene l’autore della pubblicazione Arjan Kleij, il limonene può essere introdotto gradualmente e partendo da piccole quantità. In questo modo si potrebbe, passo dopo passo migliorare le componenti della plastica.

In che modo? Non sono solo riusciti a farlo producendo un polimero più ecologico, ma a quanto sembra, anche migliorando le proprietà termiche del materiale.

Come sostiene lo studio, il polimero derivato ​​da limonene possiede la massima temperatura di transizione vetrosa (il valore di temperatura al di sotto della quale un materiale amorfo si comporta da solido vetroso) mai riportata per un policarbonato. Un risultato definito dai ricercatori sorprendente e incoraggiante.

Il vantaggio è una maggior sicurezza per l’uso quotidiano della plastica con una temperatura di fusione più elevata.

Una nuova via per ridurre inquinamento e impatto ambientale della plastica, tanto che Kleij e colleghi stanno già trattando con alcuni produttori di plastica per procedere  alla produzione industriale di biomateriali derivanti dal limonene.

L.D.

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