Francesco Zani
Parlami
La nostra storia ha inizio il 25 febbraio 1990 quando nasce il piccolo Alessandro, al quale il fratello maggiore, appena l’aveva visto, aveva dato il soprannome di “Gullit”, come il calciatore olandese.
Alla sua nascita il fratello maggiore, voce narrante, faceva la seconda elementare e la sua persona preferita al mondo era proprio Ruud Gullit.
Il nome Alessandro era stato scelto dalla mamma, ma lei non poteva sapere che:
“Da quando saresti nato tutti ti avrebbero conosciuto, per colpa e merito mio, con il soprannome di Gullit.”
I genitori lavoravano tutto il giorno a ciclo continuo nello stabilimento di loro proprietà, chiamato Bagno Beatles, il quale nel corso degli anni si sarebbe allargato con ristorante e albergo fino a diventare il più famoso di tutta Cesenatico.
La stagione balneare durava da maggio a settembre e durante quei mesi i bambini stavano con la Ginetta, la loro tata.
Gullit era un bambino “speciale “un po’ introverso, silenzioso e chiuso in sé stesso, senza amici, fatta eccezione per il rapporto con il fratello maggiore.
“Eravamo fatti della stessa sostanza”.
Con lui parlava balbettando e non sempre riusciva a farsi capire.
A scuola faceva fatica e dopo le medie si è messo a lavorare con i genitori presso il loro bagno dove aveva trovato una sua dimensione.
Mentre la fortuna del Beatles cresce e attira sempre più lavoro, il padre entra in un giro di affari poco limpido che fa leva sui bisogni disperati dei giovani immigrati.
Una realtà sotterranea che colpisce il buon cuore di Gullit e lo spinge per la prima volta al di fuori di sé per aiutare gli altri, innescando una serie di conseguenze imprevedibili e drammatiche.
È un romanzo che coinvolge, emoziona e spiazza; è scritto in maniera pulita e lineare, senza fronzoli .
Tratta con molta attenzione il problema che porta in una famiglia un figlio “diverso” , con tutto ciò che ne consegue quando non si è preparati ad accettarlo o quando si fa molta fatica.
Mi è piaciuto molto e ne consiglio la lettura.
Anna