Ieri sera in cielo una luna quasi piena, abbracciava Giove il pianeta più grande del nostro sistema solare, illuminato in basso a destra come se fosse una stella splendente, lì vicino Antares la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione creavano un trio che osservavo dal basso. L’appuntamento era in via Roma 11, una piccola corte, di un piccolo paese del Salento, Caprarica di Lecce, per ricordare degnamente figlio di questa terra il poeta Antonio Verri.
Spedite fogli di poesia, poeti
dateli in cambio di poche lire
insultate il damerino, l’accademico borioso
la distinzione delle sue idee
la sua lunga morte,
fatevi poi dare un teatro, un qualcosa
raccontateci le cose più idiote
svestitevi, ubriacatevi, pisciate all’angolo del locale.
Questo con rabbia raccontava il poeta di Caprarica ma quanti anni, quante storie sono accadute, qualcosa è cambiato? Forse il tempo del cambiamento è passato come quei mitici anni 80′ che ci hanno proiettato in questo presente liquido come il futuro in cui non si vedono nemmeno i contorni. Un grazie a tutte le persone che hanno condiviso con me questa serata. Serata di poeti, di stelle, pianeti e luci in strada.
Raimondo Rodia