M’appari qual luminosa aurora
che verso il mar protende i raggi
coi capelli che la brezza indora
musa che il cuor mio incoraggi.
Bellezza all’occhio mio svelata
tremante il labbro tuo si tace
che la bocca ancor non ho baciata
la tua grazia l’anima compiace.
S’io fossi un cavalier ardito
presa t’avrei col braccio mio forte
il capo sul tuo seno ambito.
stretta al petto da sfidar la sorte.
Sussurro dolce di calde attese
Il bacio del cuor apre le porte
mia donna di speranze accese
senza l’amor tuo meglio la morte.
Nello Farris.
Foto dal web
Lancillotto e Ginevra, fotografia del 1874