Polly era l ‘ultimo di 8 cuccioli di lupo. Un giorno, mentre coi suoi fratelli seguivano il branco e la mamma in un bosco fitto, vide una volpe che osservava il passaggio del branco da lontano. Pensò..adesso faccio vedere a tutti di che pasta son fatto, anche se sono il più piccolo.
Così si staccò dal branco e silenziosamente si avvicinò alla volpe la quale si allontanò senza dare tanto peso a Polly, sapeva che era un cucciolo. Ma Polly era testardo e cosi la inseguì, finché in pochi minuti si accorse di aver perso il branco. Un grosso Orso nero sbucò dal bosco, piuttosto inferocito e sembrava aver preso di mira Polly. Il cucciolo di lupo rimase paralizzato e terrorizzato, quando si sentì afferrare al collo da un grosso felino che con le sue possenti gambe lo porto in cima ad un albero.
“Dove sono finito?” si chiese Polly..
Si mosse e perse l’equilibrio ma ancora una volta una morsa lo bloccò e lo tenne sul ramo..si girò e vide un grande felino grande quasi come la sua mamma con una barbetta.
Chi se tu? grazie di avermi salvato! Io sono Mira la lince..Polly la guardò sorpreso..”Ma..i miei genitori mi hanno sempre detto che i felini sono cattivi!
Mira storse il naso e lo guardò con dolcezza. “La mamma ha ragione!” disse.
“Purtroppo non ci si può fidare e lei lo fa per proteggerti, ma anche io sono mamma sai? Quando ti ho visto quasi afferrata dalle fauci di quell’orso non ho resistito, ma anche io ai miei piccoli dico di diffidare dei lupi”.
Polly rimase a bocca aperta..”Anche io voglio arrampicarmi sull’albero come te!”
Mira lo guardò con dolcezza e scosse la testa, mentre i suoi due cuccioli di lince, nascosti in una fessura dell’albero se la ridevano. “Non puoi” disse Mira..”Tutto sei un lupo non puoi arrampicarti, ma puoi fare altre cose belle”
Polly abbassò lo sguardo triste, poi capì che non poteva riuscirci ed esclamò “Voglio essere una Lince, maledizione, perché sono un Lupo?”
Mira rispose: “Quando sarai più grande, scoprirai la bellezza di essere un lupo, ogni essere vivente a pregi e difetti”. Polly si sentiva inadeguato e goffo e si intristì.
Mira, scampato il pericolo orso, prese Polly e seguendo le tracce lo accompagnò a cercare il suo branco.
Giunto da sua mamma, la raggiunse di corsa, entusiasta. La mamma Ket non poteva crederci. Credevo di averti perso per sempre.
Poi alzò lo sguardo e incredula vide a distanza Mira che si allontanava.
Alcuni mesi dopo, Polly, ormai grande, si avventurò nel bosco con due amici del branco e sentì un lamento tra il rassegnato e il disperato.
Incuriosito, annusando tracce qua e là, giunse ai piedi di un albero. Alzò lo sguardo e in alto vide Luke, il figlio di Mira, che stava piagnucolando disperato. “Ehi” , disse, tu lassù, ti ricordi di me?. I due suoi amici Butt e Singer digrignavano i denti, non fidandosi del felino.
“State tranquilli fratelli, disse Polly, lui è Luke, lo conosco. Luke rispose “Si ricordo bene, eri il lupacchiotto che mia mamma salvò da quell’orso”.
Ma la mamma e tuo fratello dove sono? “Mio fratello se n’è andato a Sud, mia mamma è a caccia da 3 giorni e io sono qui, solo. Sono ancora un pò acerbo per la caccia, ma sono triste e affamato.”
“Mi piacerebbe potermi arrampicare come te per arrivare lassù.” disse Polly. Da mesi era rimasto ossessionato da questo pensiero.
Ma Luke rispose: “A me piacerebbe stare sempre in compagnia e in gruppo come te invece, e quassù mi sento solo.”
Polly rimase stupito e pensieroso per l’aria triste di Luke. Pochi giorni dopo torno all’albero e questa volta c’era anche Mira.
“Ciao Mira” disse Polly, volevo ringraziarti per quella volta che mi salvasti. Mira sorrise e rispose “Ora capisci cosa intendevo quella volta, rispondendoti che avresti capito la bellezza di essere un lupo?”
Polly annui “Si, ho visto Luke molto triste l’altro giorno e solo”
“Esatto”, disse Mira, “noi siamo animali discreti e solitari e tante volte ci sentiamo un pò soli”, “voi lupi invece siete organizzati in branco, siete sempre in compagnia e vi procurate il cibo tutti insieme”. Ecco il bello di essere lupi.
Polly capì la lezione:
D’ora in poi apprezzerò ciò che la natura mi ha dato e diventerò un vero lupo,
a parte il bene che vorrò sempre a Mira e alle Linci.