Ciao ragazzi, @Ladolcevitaly e Loscrivodame continuano l’eterno viaggio tra i borghi italiani. Oggi siamo sul Lago di Garda, versante lombardo e visitiamo Limone. Si tratta di uno dei borghi che si affacciano sul grande lago di origine glaciale, il più grande d’Italia. Come tutti i paesi lacustri, Limone è un posto tranquillo.
Fino agli anni quaranta il paese viveva in isolamento ed era raggiungibile solo via lago o attraverso le montagne, comunque passando da sud. In seguito, la costruzione della strada gardesana, finita nel 1932, ha posto fine all’isolamento portando un notevole sviluppo turistico della zona. Ora Limone era accessibile meglio da sud ma anche da nord, verso Riva del Garda e il turismo d’oltralpe.
Ai nostri giorni Limone è una tra le località turistiche più frequentate della riviera bresciana. Il paese, come dice il nome, è famoso per le sue limonaie e il suo olio d’oliva. Inoltre è noto per la longevità di alcuni suoi abitanti che ha suscitato l’interesse di alcuni studiosi.
Il nome
È ovviamente un rimando ai frutti di limone, essendo questa una fra le località più settentrionali dove questi agrumi crescono. Dal 1863 la denominazione è stata Limone San Giovanni; quella attuale, Limone sul Garda, è stata assunta nel 1905. In realtà non è poi così chiara l’origine del nome, la trdizione locale ritiene esso derivi da līmen, ovvero “confine”, in riferimento alla frontiera tra il bresciano e la giurisdizione del vescovo di Trento.
Fatto sta’ che in passato, durante il ducato di Milano, per autoprodurre questi frutti e non importarli si creavano terrazzamenti artificiali con piloni su cui stendere teli di protezione per le gelate invernali e si accendevano braceri per scaldare l’aria. Questi metodi oggi non sono più vantaggiosi economicamente se si pensa ad una produzione massiccia e redditizia, diverso il caso di una produzione di nicchia.
Le limonaie sono situate sulle terrazze alle pendici della Cima della Mughera. Le prime serre sono del XVII secolo e si possono visitare ancora oggi: si tratta distrutture in pietra e legno realizzate per proteggere le delicate piante di limoni dai freddi venti invernali.
J. Wolfgang Goethe, passando in barca da Torbole a Malcesine rimase colpito dai gradini e i limoni qui presenti tanto da descriverli:
«13 settembre 1786. Il mattino era magnifico, un po’ nuvoloso, ma, al levar del sole, calmo. Passammo davanti a Limone, con i suoi giardini e terrazze su per il pendio dei monti; uno spettacolo di ricchezza e di grazia. L’intero giardino consta di file di bianchi pilastri quadrangolari che sono collocati ad una certa distanza uno dall’altro, su per il declivio del monte, a gradini. Sopra questi pilastri sono collocate delle robuste pertiche per coprire, in inverno, gli alberi che crescono negli intervalli. La lentezza della traversata favoriva l’osservazione e la contemplazione di questo piacevole spettacolo.»
«J. Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia, 1816-1817»
Il comune è collocato strategicamente al confine tra tre regioni, essendo il comune più a oriente della provincia di Brescia e più a nord tra quelli situati sulla sponda occidentale dela Lago di Garda. I comuni confinanti via terra e via acqua di Riva del Garda e Malcesine sono rispettivamente in Trentino e in Veneto.
La curiosità
Alla metà degli anni 70 il farmacologo milanese Cesare Sirtori fece una scoperta sorprendente sugli abitanti di Limone. Egli scoprì che questa popolazione possiede nel sangue una forma mutata di apolipoproteina detta Apo A-1 Milano, che crea una variante benefica di colesterolo ad alta densità in grado di ridurre il rischio di arteriosclerosi e altri disturbi cardiovascolari.
La spiegazione fu presto trovata, Limone fu per tanto tempo isolata essendo su un costone posto sopra il lago dove una volta non arrivavano strade e così questa proteina ha conferito agli abitanti del borgo un’estrema longevità. Oggi i risultati si vedono con una dozzina di residentii sopra i 100 anni con una popolazione di un migliaio di abitanti. Si è scoperto che l’origine dellla mutazione è da ricondurre a Giovanni Pomaroli vissuto qui a metà del 1600.
In effetti l’isolamento caratterizza il passato di Limone. Fino agli anni Quaranta il paese era isolato e raggiungibile solo con una ripida strada tra le montagne o via lago. La svolta nel 1932 fu costruita la Gardesana con 28 km scavati nella roccia che ha rotto l’isolamento ed ha reso accessibile il paese al turismo italiano e straniero.
Oggi Limone è un piccolo gioiello della riviera bresciana ed è apprezzatissimo per le sue limonaie, l’olio d’oliva, il pittoresco porticciolo e il belvedere che si può godere dalla Chiesa di San Rocco, posta sopra il paese.
Proprio per questi motivi, visitare Limone sul Garda significa fare un salto nel passato, assaporando l’atmosfera di una volta. Sembra quasi di essere ripetitivi rispetto a tanti altri borghi italiani visitati sinora, ma rivivere le emozioni di un tempo è diventato sempre più prezioso. Qui, quando i pescatori tornavano dalla giornata di pesca, rincasavano tra il profumo di limoni nelle serate estive, respirando a lieni polmoni la natura.
Questo ha attratto grandi scrittori e personaggi come Lawrence e Ibsen oltre al già citato Goethe, giunti qui a caccia di angoli suggestivi come le vecchie case che si stringono attorno al porto, le piccole piazze, i vicoli del centro storico e le scalinate avvolte nelle ombre dei pomeriggi estivi.
Per scoprire veramente Limone e conoscerne i suoi segreti bisogna lasciare la strada principale per perdersi tra i suoi vicoli e tra le casette in pietra. Qui, tra portici e scalette che si inerpicano su ripidi pendii, la natura cresce rigogliosa ed è facile trovare sul proprio cammino piante e fiori spontanei, come capperi, ginestre, aloe, gelsomini e caprifoglio.
Cosa vedere
Oltre alle limonaie e ai vivoli già citati, da notare la Chiesa parrocchiale di San Benedetto, in stile barocco e custode di diverse opere selezionate di Andrea Celesti. Poi la Chiesa di San Rocco, del XIV secolo. All’interno del borgo, nella centralissima Piazza Garibaldi c’è Casa Gerardi, o Casa della Finanza, risalente al periodo tra XVII e XVII secolo e realizzata in pietra scura.
Nei paraggi, in località Tèsol, troviamo la Casa natale di Daniele Comboni, noto vescovo missionario nonché fondatore gli ordini missionari dei Comboniani e delle Pie Madri della Nigrizia.
Sempre in zona il Museo dei Pescatori, un luogo della memoria di questo antico borgo e delle sue tradizioni.
Poi ci sono le escursioni a piedi e in mountain bike con il Sentiero del Sole, accessibile a tutti, ai piedi del Monte Palaer e della Punta dei Larici, da cui si possono raggiungere i rifugi militari della Grande guerra, presso la località Reamòl.
Per gli amanti della mountain bike c’è l’escursione Dosso dei Roveri, con una vista tra le più spettacolari rivolte alla zona orientale del lago, sulle pendici del monte Baldo, detto giardino d’Europa. Il percorso si svolge da Limone a Baita Bonaventura, lungo un percorso della durata di 6 ore con un dislivello di 2.300mt, adatto.a chi ha un buon allenamento.
Interessante anche la nuova Ciclopedonale di Limone sul Garda con 2 km a sbalzo sull’acqua, che, partendo Capo Reamol proseguono verso Nord direzione Riva del Garda. Si tratta della prima tratta del percorso limone sul Garda – Riva del Garda attualmente in costruzione entro il 2021.
“Limone is one of the most popular destinations on Lake Garda and is the only tourist resort located on the northwestern side of the lake.
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The name of the town derives from the Latin word “Limen”, which means border, but it is commonly believed that it comes from the typical local citrus fruit: the lemon.
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Limone is a very nice and picturesque place to stay, and a good base for exploring and enjoying the lake”
Perchè andare a Limone
Il paese è raggiungibile in battello in modo da poter ammirare le limonaie o in macchina o moto.
Il paese è molto caratteristico e il clima è quasi sempre piacevole. Dalla cupola della Chiesa di San Rocco si gode di un paesaggio incantevole, unico, da cui scattare foto iconiche e suggestive. Una volta raggiunto il borgo, come detto sopra, è consigliabile lasciare la strada principale, quella turistica e frequentata, ricca di locali, bar, gelaterie e negozi e innoltrarsi alla scoperta della vera Limone, tra vicoli, portici, scale, finestre. Proprio qui, tra strade lastricate, strette e in salita, sorgono case in pietra, con balconi fioriti e portoncini tipici.
Caratteristiche anche le piante e fiori spontanei che crescono sui muti tra cui aloe, capperi, ginestre.
Eventi a Limone sul Garda
Anche qui come in tanti borghi caratteristici ci sono feste ed eventi sparsi durante l’anno. A fine maggio i turisti possono gustarsi il magnifico spettacolo di fuochi d’artificio sul lago, spettacolo che da il via alla stagione estiva.
Sempre attive e presenti le visite serali alla Limonaia del Castèl, che resta il simbolo delle tradizioni di Limone ed è stata restaurata e ampliata tanto da regalare serate di musica con degustazioni di limoncello.
Un altra bella bella iniziativa è la serata di suoni e sapori dove poter gustare tante specialità locali tra cui la polenta “cunsa” con formaggi e lo spiedo bresciano accompagnati dai vini locali, mentre diversi gruppi e orchestrine accompagnano gli assaggi, creando una vera atmosfera di festa.
Presto anche per gli amanti della bicicletta si realizzerà forse il sogno di fare il giro del lago in bici. Manca l’ultimo tratto. Intanto il 14 luglio 2018 è stato inaugurato un nuovo pezzo di quella che sarà la Ciclovia del Garda. Il consiglio è, se passate per Limone, quello di non perdetevi questa meraviglia: il panorama spazia dal Monte Baldo, alla sponda veneta, alle cime del Trentino, al lago stesso. Uno spettacolo.
Consigliato anche un giro sul lungolago, con un porticciolo grazioso, ricco di ristoranti tipici, piccoli negozi e angoli suggestivi.
Sicuramente da visitare questo borgo lacustre…a presto..Fede