L’estate che sciolse ogni cosa è un libro che mi ha toccato moltissimo, trovo che Tiffany McDaniel sia una fenomenale autrice emergente. Benché abbia trovato l’incipit lento, surreale, artificioso e poco scorrevole, la scrittura dell’autrice è talmente elegante e raffinata da convincermi a proseguire la lettura a dispetto di qualche perplessità.
Verso la metà del testo gli eventi diventano più coinvolgenti e realistici, tutto ciò che appariva poco chiaro in principio acquista di significato. L’effetto domino sulla vita di Fielding causato dall’arrivo di Sal arriva al suo culmine palesando effetti devastanti. Mi ha colpito la profonda sensibilità ed empatia della McDaniel nel descrivere l’orrore, il male, il diverso e lo strano. Non esiste una vera normalità, ogni personaggio muta plasmato dai suoi traumi, governato da paura, rabbia, vergogna e facile preda dalla suggestione. Un testo dove in fin dei conti non ci sono veri eroi, ma esseri umani con grandi e piccole fragilità in precario equilibrio tra bene e male.
L’estate che sciolse ogni cosa lettura che consiglio e che non può lasciare indifferenti.
Eleonora Pan