L’anno che uccisero Rosetta

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L’anno che uccisero Rosetta: indagine in montagna

Alessandro Perissinotto

La vicenda narrata nel romanzo si svolge negli anni ’60, quando un giovane commissario di polizia viene inviato a Balme, piccolo paese delle Alpi piemontesi. Lo scopo era indagare sulla morte di una ragazza del luogo, la ventiduenne Rosetta, avvenuta nel 1944.

La morte della ragazza è avvolta da una fitta nube di mistero: c’è chi dice che sia colpa dei partigiani e chi dice che la sua morte non c’entri con la guerra.

L’inchiesta deve svolgersi nel massimo segreto e l’unico referente del commissario sul luogo dell’indagine è l’anziano sindaco del paese.

Il commissario, guidato dai racconti e dai ricordi del sindaco, cercherà di conoscere meglio il paese e i suoi abitanti, ma cercherà anche di far luce su una storia che molti vorrebbero dimenticare.

Le piccole scaramucce, le gelosie e tutti i piccoli pettegolezzi che gli racconta il sindaco guideranno il commissario a scoprire la verità sulla morte di Rosetta e, soprattutto, a cercare di capire chi ha voluto che il caso della morte della ragazza venisse riaperto dopo tanti anni.

Anna