Unico film israeliano in concorso a Venezia 69. Esordio per la regista Newyorkese di origini ebraiche Rama Burshtein.
Un messaggio interculturale importante: Il film evidenzia come la comunità ortodossa sul piano artistico sia debole, muta.
L’intera pellicola infonde negli occhi dello spettatore tutta la sua tradizione: il matrimonio combinato, le rigidità da rispettare…
Shira, protagonista superba, compirà scelte forzate e non, che le cambieranno la sua vita.
Se le immagini del matrimonio trasmettono candore e speranza, quelle girate negli spazi chiusi tra luci e ombre, sembrano tenere i personaggi intrappolati nel loro tragico destino.
Realismo, estetismo e semplicità fanno si che chi guarda resti in contatto con Shira, ogni istante.
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VLM
