Bentrovati alla rubrica meno letta, la mia ovviamente.
Stamani il mio caporedattore osserva dalla finestra la prima neve di stagione, una spolverata di magia che allieta questa fredda giornata autunnale, e dopo un lungo sbadiglio se ne torna a ronfare sulla sua calda coperta. Indifferente ai miei scleri che in questi giorni si rincorrono in domande senza risposta; risposte che molti scrittori, o apprendisti nel mio caso, stanno cercando di trovare per non battere la testa contro la dura realtà che si palesa nel mondo letterario, e ahimè nelle case editrici più ambite e stimate del settore; e qui la domanda sorge spontanea: levando la grande pubblicità e diffusione del vostro libro ( cosa non da poco, ovviamente) cosa resta di culturale, o almeno morale, in questi colossi che pubblicano non certo per amor della lettura, ma per lo più per guadagno?
Anche qui occorre però farci un esame di coscienza: se loro guadagnano con certe pubblicazioni e perché un buon numero di “lettori” acquistano questi libri.
Ma andiamo a conoscere meglio la Star del momento che con scaltrezza e buona faccia tosta (chapeau) è riuscita farsi pubblicare dalla meta ambita di molti esordienti, che per anni lottano con testi, revisioni, idee per portare al grande mercato la loro creatura e poi arriva lei… e capisci che potresti anche essere la reincarnazione di Calvino, Camilleri, Eco o altri grandi letterati, ma la verità che alla Mondadori non ci arriverai di certo per la qualità del tuo lavoro, bensì per la popolarità che ti gira intorno, non tanto per ciò che scrivi ma per ciò che sei.
E non è importante che di te se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli! E la diciannovenne Elisa Esposito ha giocato bene le sue carte, conosciuta come “la “prof di cörsivœ“, con le sue lezioni su come pronunciare al meglio le parole (una parlata cadenzata simile a una cantilena) ha spopolato prima su TikTok arrivando 1.2 milioni di follower e più di trecentonovantamila su Instagram.
E questa sua popolarità ha sicuramente spalancato le porte del Colosso editoriale che ha sentito profumo di guadagni facili, anche perché è triste dirlo: “la pubblicità acchiappa più polli che una volpe libera in un pollaio…”
Dunque da oggi amore, se volete rimanere in tendenza, sarà “Amioe” perché a quanto pare le nuove generazioni stanno distorcendo la nostra amata lingua italiana.
La Esposito è stata brava a trovare un modo per farsi notare, prendendo un po’ tutti per il naso, una ragazza molto intelligente che ha saputo cavalcare l’onda, e non è certo “colpa” sua se è stata seguita da così tante persone.
Il caporedattore a tal proposito parla di “rimbambimento collettivo” dovuto ad una grande noia sociale che imperversa oggi, soprattutto tra i più giovani che vedono il futuro incerto, il passato inutile, e si segue la “tendenza del momento” tanto per…
Non posso che concordare, sperando che le mode cambieranno e un giorno di tendenza torneranno i contenuti, l’amore per la bella scrittura e per la nostra tanto umiliata lingua italiana.
Se no, ahimè le parole di Vecchioni appariranno profetiche più che mai…
Alla prossima
Monica Pasero