Bentrovati alla rubrica meno letta, la mia ovviamente.
Oggi pongo la vostra attenzione su una parolina che “amiamo” davvero tutti. Ma andiamo a conoscere meglio la sua etimologia e soprattutto le sue insidie…
GRATIS
Dal latino. gratis, contrazione di gratiis, ablativo pl. di gratia,
e cioè ‘graziosamente, per favore’
Perciò questo termine indica fare un favore, “per favore”, ma quando si fa un favore, la persona che lo riceve dovrebbe essere favorito o sbaglio?
Il mio caporedattore a questo pensiero si è dissociato e mi ha detto che sono troppo contorta … Sarà, ma torniamo al mio sclero: “il gratis” ci favorisce davvero?
Eppure quanto è bella questa parola, a tutti noi si illuminano gli occhi quando qualcuno vuol far “per noi” qualcosa, senza farci spendere un centesimo!
C’è una categoria che voglio subito dissociare da questo discorso ed è quella dei Volontari. Il Volontariato è un’istituzione di tutto rispetto, che oggi non tratterò nel mio articolo, lo evidenzio perché è davvero un “lavoro gratuito” senza riconoscimenti, fatto di tanti sacrifici, che moltissime persone svolgono… per cui la parola gratis qui è superflua, io questo lo chiamo: atto di pura generosità verso il prossimo.
Ma ci sono altri ambiti, molto meno edificanti, in cui “il gratis” diventa un buon pretesto per promuovere la propria persona, ma quando ci si propone, ad esempio in ambiente Social, gratuitamente, bisognerebbe lavorare esattamente come se quel compito venisse retribuito e non malamente, tanto per avere quel poco in più di visibilità.
Negli anni ho appreso il rispetto verso l’arte e gli artisti, molte volte di grande caratura, confronto alla mia esperienza, altre volte artigiani o gente che con la scrittura c’entrava poco e nulla, ma a tutti ho dato gratuitamente tempo e dedizione affinché il mio servizio eccellesse, anche senza avere un compenso, ecco perché oggi poso l’accento su questo punto, alcuni storceranno il naso, altri penseranno che esagero… ma a mio parere: non ci si cimenta scrittori o blogger, o critici letterari, senza la dovuta attenzione nei particolari e la cura di essa, e qui non metto in ballo l’istruzione, visto che negli anni ho visto laureati non saper scrivere un pensiero fluido e comprensibile e ho conosciuto persone, senza laurea, scrivere bene e con idee chiare.
Qui è in ballo un altro fattore che dovrebbe essere unito alla parola gratis, “Gratuitamente ti faccio questo servizio, ma lo faccio pure bene e con cura, proprio come se mi pagassi!” Ma si sa che quando non c’è un ricambio la gente tende a dare il minimo con superficialità e poco impegno… Nella vita ho imparato che se decido di fare qualcosa per un altro individuo, anche senza guadagno, lo faccio bene! Questa è la mia filosofia. Ma visto che sono rare le persone che seguono questa filosofia, e inoltre ricordiamoci che il denaro è un motore eccellente che spinge l’essere umano a mettere la giusta attenzione in ciò che fa…Triste, ma vero…
Per cui se volete un buon servizio: non affidatevi al Gratis, perché raramente troverete persone preparate e motivate per offrirvi il meglio. E come direbbe Oscar Wilde: “L’esperienza è una cosa che non puoi avere gratis.”
Alla prossima!
Monica Pasero