La leggenda dei tre aiutanti “umani” di Babbo Natale: I jólasveinar, I krampus e lo Zwarte Piet

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Questo sabato…questo sabato è il giorno della Vigilia!

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Ah! La Vigilia, il giorno che precede il Natale!

Avete già fatto una lunga lista di tutto quello che avete in mente di fare?

Avete già i regali pronti? Le candele rosse? Gli immensi centro tavola? Gli inviti a pranzo e cena? E anche in questo sabato, in questa, si spera, splendida giornata…la leggenda non mancherà!

Dunque, dunque…il biscotto, la stella, il bastoncino di zucchero…che potrà mai mancare?

Ah! I jólasveinar, I krampus e lo Zwarte Piet!!

Non sapete di che parlo vero?

Allora posate quel piatto pieno di biscotti e quel enorme bicchiere di latte e state ad ascoltare!

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Siamo fin troppo abituati a sentire mille storie e più su Babbo Natale…ma chi mai parla dei retroscena?

Certo, parlo degli aiutanti!

Come dite? Certo che a volte vengono citati in qualche storia qui e là, chi li immagina come nanetti affettuosi, chi li immagna come ometti super organizzati e chi a sentir parlare di aiutante di Babbo Natale pensa al cane dei Simpson °-°…umh…

Evidentemente no…°-°…

Ma…andiamo a vedere cosa le leggende ci tramandano….

I primi si chiamano jólasveinar il cui significato è “i giovani amici del Natale” e sono sempre rappresentati dal temutissimo numero 13! Sì…quello che si dice porti sfiga D=

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Piccoli ometti o folletti vestiti da contadini, che ahimè non sono così buoni come si può pensare.

Si narra che il 12 dicembre questi scendano dalle montagne, dove si ritirano ogni anno, per saltellare e combirare in qua e là scherzi e dispetti agli abitanti dei paesi vicini…e pensate un po’ questo “supplizio” si narra che non finisse fin al 6 di gennaio, giorno in cui l’ultimo di loro, ormai allo stremo si ritira da dove è venuto, per riposar e far ritorno l’anno successivo.

Non sono ometti gentili come si potrebbe pensare… In origine sono nati per spaventare! E non per portare un dolce sorriso ai bambini…ma bensì erano conosciutissimi come i figli di Grýla e Leppalúði, due divoratori di bambini…

E’ solo con il passare del tempo che si è voluto rendere il ricordo più “semplice” e meno tremendo ai bambini….Lasciando appesi fuori scarpe e calze, si sperava nei doni e nei dolcetti dei jólasveinar…uno al giorno per 13 giorni delle settimane che precedono il Natale…è forse nato così il calendario dell’avvento?

Stekkjastaur, Giljagaur, Stúfur, Þvörusleikir, Pottaskefill, Askasleikir, Hurðaskellir, Skyrjarmur, Bjúgnakrækir, Gluggagægir, Gáttaþefur, Ketkrókur e Kertasníkir.

Dopo di questi…si conosce un altra leggenda…parlo dei Krampus.

—> Anche qui ne parlano —> https://www.loscrivodame.com/diamanti-ditalia-merano/

I krampus sono terribili piccoli diavoli che ogni anno seguono babbo natale ogni 5 dicembre…uomini dall’aspetto di capra, in onore del Dio Pan, vagano alla ricerca di bambini cattivi da tormentare…e in Italia, in particolare, sono molto famosi…Durante la festa del 5 dicembre a Dobbiaco è tradizione che gli uomini sfilano con maschere orribili e dall’aspetto del diavolo, seguiti dal rumore di corni e campanacci…

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E se mai succedesse che una delle maschere si sfilasse dal sopra il volto del portatore….ah! Il disonore!

La tradizione da cui deriva questa leggenda… giovani che scendevano dalle montagna con addosso corna e pelli di animali per terrorrizzare e derubare…finchè una persona indicò un individuo strano dall’aspetto di capra..colui era il Diavolo in Persona e si narra che chiamarono il vescovo Nicolò a scacciarlo…Insomma…Babbo Natale!

Da quel momento, i giovani usarono i loro travestimenti per uno scopo opposto, ovvero portare doni e punire i bambini cattivi.

L’ultimo nominato all’inizio e l’ultimo di cui vi parlo è lo Zwarte Piet….

Ninna nanna, ninna oh,
questo bimbo a chi lo do?
Lo darò alla Befana
Che lo tiene una settimana
Lo darò all’Uomo Nero
Che lo tiene un anno intero
Lo darò all’Uomo Bianco
Che le tiene finché è stanco
Lo darò al Saggio Folletto
Che lo renda Uomo perfetto!

Pietro il nero…o meglio l’uomo nero!!

Dai Paesi Bassi e del Belgio nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, Pietro il Nero aiuta San Nicola a portare i doni.

Un piccolo aiutante a cui viene seguita l’accusa di razzismo a chi per primo ha diffuso la leggenda…in quanto, veniva rappresentato come un piccolo servo dal carattere stupido e bambinesco…

Ma nonostante questo, sempre pronto a far doni senza prendersela a male…ma attenzione…i bambini cattivi non passavano nemmeno con lui… non ci pensa due volte a portarsi via, in Spagna (dove è nato) tutti i bambini malvagi.

Insomma…sapevate di questi aiutati di Babbo Natale? Sapevate che erano associati prima al male e poi convertiti a un simbolo del bene?!

A-fruttidiboscoblog

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