La leggenda che sta dietro al mito di Nicolò Paganini. Il violinista che incantò il mondo.

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Prima di iniziare a leggere ciò che vi sto per raccontare… ci tengo particolarmente che voi ascoltiate una delle sue composizioni più famose.

Guarda il video!!

Il video qui sopra contiene una parte di film sulla vita di Nicolò Paganini.

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Per chi di voi che ancora non sa chi sia…o per chi ne aveva sentito parlare alla lontana…come con il detto…

“Paganini non ripete” che nacque dal fatto che un tempo pochissime furono le opere che fece stampare ed eseguire il giorno stesso dell’esibizione alle orchestre…mentre quelle più importanti…che solo lui poteva e doveva eseguire rimanevano a lui soltanto…non esisteva il copyright…e la paura di esser copiato era così tanta da coniare questo termine, davanti a colui che durante una delle sue esibizioni gli chiese il bis.

Fu uno dei più grandi violinisti dell’Ottocento e le composizioni che creava con il violino si diceva fossero impossibili da eseguire…

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Perchè?

Eseguiva i pezzi a una velocità straordinaria, saltando da una ottava all’altra con accordi che coprivano tutte e quattro le corde del violino, oltre a quelle eseguite pizzicando le corde.

E fin qui direte…un bravo suonatore…ormai ne conosciamo di questi tempi…ma questo cosa ci sta a dire con le leggende, i miti e il folklore?

Si narra che Paganini eseguisse misteriose armonie a una velocità tale, che man mano che eseguiva i pezzi ogni singola corda finiva per rompersi…tranne quella del sol…

Per mostrare le sue doti di violinista, Paganini aveva l’abitudine di incidere le corde dei violini che utilizzava durante i concerti, in modo tale che si rompessero quasi tutte tranne l’ultima…ecco una spiegazione…ma velato era il mistero che avvolgeva la sua figura…e anche questo determinò il suo successo…si sa che le femmine sono attratte dal lato oscuro dei maschi…o bei cavalieri tenebrosi!

Correvano le voci che avesse, tempo addietro, ucciso un rivale in amore…e che una volta finito in prigione… gli fosse stato concesso solo una cosa…suonare il violino.

E suonava, suonava e si esercitava per moltissimo tempo e con il passare di questo…tutte le corde del suo violino si consumarono tranne quella del sol…che rimasta unica corda, lo portò a suonarla in ripetizione sviluppando una particolare bravura con questa…

C’era chi ipotizzava che Paganini fosse affetto da una sindrome marfanoide e che questa patologia spiegasse le dita estremamente lunghe e mobili… che gli permisero di arrivare a livelli di esecuzione tecnica insuperati….

Ma viene narrata anche una leggenda secondo la quale Paganini avesse a che fare con il diavolo in persona…un fatto inquietante…

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Il violino in sé per sé era ritenuto uno strumento del demonio già da molto tempo…

Ebbero in molti il sospetto di un patto con il diavolo a vantaggio della sua carriera…

Fra le sue composizioni più famose vi sono “Il trillo del Diavolo” e “Streghe” ed un’altra leggenda macabra è legata alle corde del suo violino, il suo Stradivari….

Si dice infatti che queste fossero state fatte con le interiora di una delle amanti del musicista, che in preda alla follia si sia fatta uccidere in nome della musica, così che la sua anima sarebbe stata un tramite fra i 2 mondi….

E il violino il quale legno si narra che fosse lui stesso ad averlo scelto e che Stradivari a un certo punto della sua vita si fosse impuntato a costruir violini solo per lui e nessun altro?

A Palermo, durante un concerto, un ascoltatore giurò di aver visto Paganini suonare e il diavolo muovere l’archetto….

paganini image - Cerca con Google

L’associazione al diavolo era aiutata anche dal fatto che avesse una figura molto scarna… interamente vestito di nero per via della malattia della sifilide…un viso cereo con occhi rientrati nelle orbite…senza gran parte della dentatura a causa del mercurio somministrato per guarire e curarsi dalla malattia…bocca rientrata come i vecchi…naso e mento troppo ravvicinati, a causa di queste cure….

Ma nonostante questo le amanti non mancavano…perchè tutte queste piccole caratteristiche andavano a comporre una figura misteriosa e con un certo fascino, che lo rendeva attraente agli occhi di molte, che facevano di tutto per seguirlo…

Il suo aspetto spettrale, il suo sguardo febbrile e allucinato… come se stesse comunicando con l’al di là…

Secondo molti il segno evidente di un patto col Diavolo.

“Paganini ha venduto l’anima a Belzebù”

“Suona su un violino con corde fatte di budella di papa”

“Studia solo di notte, nei cimiteri, sopra le tombe”

La sua apparizione faceva lievitare il prezzo del biglietto d’ingresso di molti teatri

Trovata pubblicitaria del secolo:
“Venghino signori venghino, ammirate il diavolo del violino”

Impararono a sfruttare la sua immagine…in particolare per la vendita delle “caramelle Paganini”.

Un fatto curioso fu durante l’epidemia di colera del 1835… Paganini venne invitato dalla cittadinanza genovese a tenere un concerto all’ospedale Pammatone, per alleviare le sofferenze degli ammalati.

L’artista si aggirò avanti e indietro per le corsie, poi, come invasato, agguantò il suo violino e si mise a suonare un brano di Suessmayr: “Le streghe” (guarda caso!), una danza sfrenata e dionisiaca.

La sua grandezza fu sancita dai commenti dei più grandi artisti dell’epoca:

“E’ la voce di un angelo” (Schubert)”E’ un fenomeno unico” (Schumann), “Perfetto” (Chopin),”Insuperabile” (Lizst), “Weber è una meteora, Paganini è una cometa” (Berlioz), Gioacchino Rossini: “Solo due volte ho pianto in vita mia: quando un tacchino infarcito di tartufi mi cadde accidentalmente nell’acqua e quando sentii suonare Paganini“.

Insomma non soltanto un musicista…ma una vera e propria leggenda avvolta nel mistero…

Ciò che di lui ci rimane è il suo più famoso violino…Il cannnone….esposto a Genova, in quanto lasciato secondo testamento a questa bella città….

Qualcuno di voi lo ha mai visto??!

"Il Cannone Guarnerius" - Paganini's favorite violin made in 1743 by the great Giuseppe Antonio Guarneri. Paganini received this great violin as a gift from an amateur violinist and business man, after losing his valuable "Amati" in gambling. It is known that Paganini liked to gamble a lot in his youth. "Il cannone" is now considered a national treasure and it is on exhibit at GENOVA - MUSEO PALAZZO TURSI, ITALY:

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