La frutta secca è uno degli alimenti più sani e utili in assoluto. E allora ecco un breve viaggio tra la frutta secca, con un tentativo di riassumere quelle che sono le caratteristiche principali di alcuni frutti essiccati. Partiamo dagli Anacardi Naturali.
Anacardi Naturali
Sono tutti quei frutti secchi appartenenti al genere Anacardium di cui fanno parte otto specie di alberi tropicali. Uno di questi è quello che produce il frutto più consumato ovvero quello della specie Anacardium occidentale, una pianta sempreverde originaria del bacino del Rio delle Amazzoni, nel Brasile nord-orientale. Questa pianta è ormai coltivata in tutte le regioni tropicali del mondo.
La pianta dell’Anacardio da origine a due generi di frutti:
- Il “falso frutto” fresco, ovvero la mela d’anacardio. Si tratta di un frutto che può avere una colorazione fra il giallo e il rosso, con una forma che ricorda un cuore, da cui deriva il nome della pianta. La mela di anacardio viene consumata nel paese di produzione e consumata fresca. Viene anche utilizzata per fare marmellate e succhi di frutta (Brazil cajuado).
- Il “vero frutto” secco, ovvero la mandorla o nocciola d’anacardio, una noce a forma di rene coperta da uno spesso guscio legnoso. Il guscio è difficile da rimuovere e cresce nella parte esterna inferiore della mela. Si parla di “vero frutto” poiché da questa parte del frutto che avrà origine la nuova pianta. Il frutto secco una volta sgusciato e decorticato assume color avorio e viene esportato per essere consumato al naturale, tostato o fritto.
Proprietà
Questi frutti sono ipercalorici, ma nonostante ciò vengono considerati alimenti di qualità, in quanto ricchi di “lipidi buoni”. Inoltre il 35% è costituito da proteine e il 16% di glucidi totali.
Gli acidi grassi sono prevalentemente monoinsaturi, ma anche la frazione polinsatura è presente. Le proteine sono a valore biologico medio e i carboidrati complessi e insolubili. Notelvole la presenza di fibre, con il colesterolo completamente assente. Presenti invece gli steroli vegetali.
Gli anacardi sono anche privi di lattosio, glutine istamina. Apportano una discreta concentrazione di fenilalanina, mentre le purine risultano quasi assenti.
Ci dono poi le vitamine, tra cui spiccano quelle idrosolubili del gruppo B come la tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (PP), piridossina (B6) e acido folico. Oltre a queste vi sono le liposolubili: tocoferoli (δ-tocoferolo) e vitamina K.
Tra i sali minerali invece, spiccano il ferro (non altamente biodisponibile), il magnesio, il fosforo, il potassio, lo zinco e il selenio.
Gli anacardi sono in sostanza alimenti piuttosto grassi, anche se i grassi non sono “cattivi”, ma altrettanto ricchi di carboidrati e proteine. Non hanno una spiccata digeribilità, anche se ciò dipende molto dalla porzione di consumo.
Gli anacardi andrebbero dunque esclusi dal regime nutrizionale ipocalorico e a basso contenuto di grassi a scopo dimagrante. Nelle giuste porzioni non darebbero alcun problema, ma essendo consumati come aperitivo o snack è difficile non esagerare le dosi. Se utilizzato in modo intelligente ha comunque ottime qualità nutrizionali.
La presenza di grassi polinsaturi omega 6 (soprattutto acido linoleico), lo rendono utile contro alcune patologie del metabolismo come l’ipercolesterolemia. Tuttavia non si deve esagerare poiché un eccesso di omega 6 potrebbe favorire l’esubero di acido arachidonico, precursore degli eicosanoidi che generano infiammazioni.
Gli anacardi hanno una concentrazione proteica notevole, ma con un valore biologico incompleto, non riescono a sostituire completamente i cibi di origine animale.
L’abbondante quantità di fibra alimentare degli anacardi ne fa un buon alimento preventivo e curativo per la stipsi o stitichezza, anche se al riguardo non è tra i cibi più efficaci.
Gli anacardi vanno bene per celiaci e intolleranti al lattosio, ma essendo istamino-liberatori, andrebbero evitati nell’intolleranza all’istamina.
Per l’elevato contenuto di vitamina E (tocoferoli) e polifenoli, gli anacardi sono però molto antiossidanti. Le tante vitamine idrosolubili del gruppo B partecipano invece al supporto di vari processi metabolici di molti tessuti.
La porzione media consigliata di anacardi è di circa 30 g. In sostanza è un alimento che, non a grandi dosi, ha effetti benefici sull’organismo.
Fonti e approfondimenti:
www.consumer.bz.it/it/le-mandorle-amare-sono-tossiche
https://americanfoodshop.it/blog/pecan-pie-ricetta-originale-americane-della-torta-alle-noci-pecan/
www.fruttaebacche.it/blog/quanta-frutta-secca-disidratata-mangiare-al-giorno/
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