Belluca s’era dimenticato da tanti e tanti anni –
ma proprio dimenticato – che il mondo esisteva.
Il signor Belluca rappresenta una realtà che tocca molti di noi. Il senso di responsabilità è spesso così forte, in noi, che ci annulliamo per essere ligi al nostro dovere, imposto da una società che non ci vuole felici ma schiavi di un meccanismo ben congegnato, creato su misura per renderci automi, senza sogni, fantasie ma solo regole; strumentalizzandoci alla non vita! Spesso la nostra esistenza passa, senza mai aver conosciuto che significa vivere; possono
intercorrere tanti fattori: problemi familiari, problemi di salute, situazioni economiche e sociali difficili che ostacolano il nostro esistere, ma c’è una forza dentro di noi. la forza dello spirito che scavalca queste barriere e, quando la mente smette di imporre, il cuore suggerisce nuove strade …
Il treno ha fischiato è una meravigliosa metafora per dire che è tempo di partire, di vivere pienamente i nostri giorni, concederci riposo, pause, svago, senza più troppi sensi di colpa e ricordare di mettere innanzi a tutto, sempre, la nostra felicità… Il sacrificio fa parte della vita ma non è la sola VITA!
Il signor Belluca ha seguito il fischio del suo treno e ha compreso che era tempo di aprire il cuore, abbandonare una mente dominatrice e lasciare che la fantasia, la ritrovata voglia di vivere lo conducessero nel suo nuovo viaggio immaginario o meno…
Questo testo sprona a ritrovare noi stessi e a ricordarci che nessuno deve essere schiavo degli eventi ma dominatore di essi.
Grazie Pirandello!
Monica Pasero