Don DeLillo
Il silenzio
Recensione a cura di Anna Cavestri
Un silenzio non cercato è venuto a crearsi all’improvviso, non quello che è capitato altre volte a seguito di temporali o altri tipi di situazioni accidentali.
Scritto nel 2021, ambientato nel 2022.
Una coppia ritorna a New York, dopo la prima vacanza post pandemia, l’aereo perde quota e fa un atterraggio di fortuna , loro si salvano.
Contemporaneamente a casa degli amici che li stavano aspettando per guardare insieme il Super Bowl, si spegne tutto.
Non c’è più luce, nessuna connessione possibile, impossibile comunicare con la tecnologia, niente cellulari, niente mail, niente funziona più.
Totale black-out.
Gli schermi tutti neri e muti.
La coppia reduce dal viaggio riesce in qualche modo a raggiungere gli amici.
Sbigottiti, sperando che quanto prima tutto ritorni in funzione, faranno i conti con un evento che pare non finire.
Delillo descrive quello che nell’immaginario collettivo esiste ma appunto come immaginario, come pensiero, come paura forse, ma non tanto da prenderla sul serio.
Nel libro diventa realtà, profezia, va a sapere, è geniale la capacità e la lucidità dello scrittore di osservare e far emergere le emozioni umane che ne conseguono.
Un piccolo libro ma denso e molto a passo col tempo.
Anna