Un’occasione imperdibile per chi ha la possibilità di recarsi a Genova, da oggi 27 febbraio al 26 giugno, e soprattutto per gli amanti della fotografia. A Palazzo Ducale andrà in scena la mostra itinerante di quello che è considerato da molti il più grande fotografo dei nostri tempi, Sebastiao Salgado, che presenta nel capoluogo ligure, “Genesi” , più che una mostra, una missione. Al di la della grande qualità artistica e di immagine delle sue foto, seguendo la sua mostra non vanno tralasciati i motivi etici che stanno alla base del suo lavoro. Salgado ha viaggiato per ben otto anni, con viaggi in successione di 3 mesi ognuno a caccia dei luoghi più remoti del pianeta, cercando appunto, la genesi, l’origine del mondo, lontano dunque da ogni forma di contaminazione umana.
Sebastiao punta a tornare alle origini del mondo, prima che l’uomo portasse distruzione e sconvolgesse per sempre l’equilibrio. Nel suo tour itinerante partito nel 2013 intende portare in giro per il mondo, più che immagini, riflessione su ciò che causiamo e abbiamo causato ad un pianeta che di fatto, era un paradiso. Ma in realtà vuol essere un qualcosa di educativo verso le nuove generazioni, a vivere in armonia con la natura, se necessario facendo qualche passo indietro, a vantaggio del futuro del pianeta e dell’umanità intera. Il binomio tra la bellezza delle immagini e dell’estetica delle foto e la profondità e l’importanza del messaggio etico rende questa mostra, curata da Lélia Wanick Salgado e prodotta da Civita, davvero unica e imperdibile. Il fotografo brasiliano, vorrebbe tornare alle origini del mondo, ai primi elementi, persino gli animali non devono essere addomesticati, ma selvaggi come la natura e il pianeta li ha voluti.
Venendo alla mostra, le foto sono oltre 200 e vanno dalla Foresta Amazzonica alla Siberia, dall’Antartide, al Congo, all’Alaska, alla Nuova Giunea, al Cile. Le foto ci mostrano un mondo, ancora presente, incontaminato dove uomo e natura vivono in simbiosi ed equilibrio. Importante, ovviamente, l’abilità del fotografo, capace di capire la scelta giusta della luce, degli sfondi che vanno da nitidi a sfocati a fumosi. Attraverso questi giochi di luce e di sfondi Salgado si muove in scioltezza tra suggestione e descrizione, tra immagine ed etica qualunque sia il soggetto facendoci capire la netta superiorità della natura sull’uomo. Prima che intervenisse l’uomo c’era un mondo dove i quattro elementi fondendosi avevano creato una vita perfetta nella sua armonia e bellezza pura.
Attraverso le sue foto, tutte in bianco e nero, scattate e lavorate con una abilità unica nella gestione degli sfondi, Salgado pone a tutti una domanda: questo era il nostro pianeta, con la sua bellezza unica, la sua armonia, non sarebbe il caso di iniziare a rivedere un po’ il nostro comportamento e di iniziare a cercare un modello di vita compatibile con esso, magari rinunciando a qualcosa ma ritrovando la bellezza e l’armonia della natura, alla base della nostra origine?
A ognuno dentro di se la risposta, certo, per chi ne ha la possibilità, questa è una mostra da non perdere..
D.L.