“Sarai così maledetto a vagare tra il bianco candor e il silenzio della montagna dove non potrai più parlare con nessuno e nessuno potrà più parlarti”
-1921- prima pagina –
Il Tenente colonnello Charles Kenneth Howard-Bury, militare inglese alla guida della famosa spedizione sul Monte Everest, di cui vi parlavamo pochi giorni fa è apparso molto scosso davanti ai giornalisti e fotografi. Afferma di aver visto insieme con gli scalatori, a metà scalata, un’ombra appartenente a un’alto individuo o creatura non facilmente descrivibile come umana muoversi tra la gente e scappare e al raggiungimento del luogo di avvistamento sono state ritrovate impronte di vasta larghezza impresse nel terreno. Howard-Bury: “E’ incredibile! Incredibile! Dovevamo essere soli lassù e invece non era così…A dir poco entusiasmante! Potremmo essere stati testimoni di un grosso avvistamento! Le nostre guide Sherpa chiamano la creatura da noi vista “Metoh-Kangmi” ovvero “l’abominevole Uomo delle Nevi”. ma vi rendete conto??”. Non abbiamo seguito a fare domande, il tenente è stato portato via per un controllo medico. Voi cosa ne pensate cari lettori? Uomo delle nevi o semplice animale scambiato per qualcosa di molto più grande?
-1925- seconda pagina
A quattro anni dal famoso avvistamento, siamo stati testimoni di un’ennesimo caso di visione della strana creatura! Vi ricordate l’uomo delle nevi? Ebbene abbiamo ricevuto in redazione le fotografie di N.A Tombazi famoso fotografo greco che faceva parte della spedizione organizzata per Himalaya. Si montagna diversa ma inquietante simili avvistamento. Tombazi:”Lo abbiamo visto! Era lì, questa enorme creatura! Stava in piedi su due gambe a staccare rami da un grosso albero, sembrava del tutto umano, non sono riuscito nè io nè i ragazzi a fotografarlo per la velocità con cui è scappato…l’unica prova sono le enormi impronte!” E qui con le foto in mano delle impronte della mostruosità impresse nella neve, vi chiediamo la vostra opinione! Realtà o finzione? Non sarà colpa della bassa temperatura che in qualche modo ha effetti collaterali?
-1986- prima pagina
Signori e signori, cari lettori, lo hanno fotografato! Ripeto lo hanno fotografato!Ricordate il caso delle impronte sulla neve? Lo spaventoso essere che infesta le alte vette? Questa volta è stato il fisico Tony Woodbridge in spedizione sull Himalaya per un viaggio in solitaria, si è imbattuto nel mostro descritto con pochi dettagli da molte persone! Woodbridge:”Ero intento a proseguire sulla mia strada per trovare un tragitto più veloce per arrivare alla vetta e scattare le mie fotografie, quando a causa di una frana ho dovuto cambiare il tragitto e finendo così su quella strada che mi ha portato a imbattermi nell’uomo delle nevi e signori…era…grosso…alto! Peloso! Era un uomo in tutto e per tutto ma era ricoperto da una folta pelliccia color rame e le sue movenze erano difficili da interpretare, quasi come se trottasse invece di camminare”. Purtroppo per il signor Woodbridge non gli è stato riconosciuto nessun premio in fotografia, in quanto, le foto da lui scattate sono imspiegabilmente irriconoscibili. E voi amati scettici che ne dite? Avrà scambiato un albero per l’uomo delle nevi?
Leggevo e rileggevo quegli articoli da anni. Bestia? Uomo delle nevi? Pelliccia? Abominevole? Yeti?
Se solo loro sapessero…sono umano, non sono un mostro…o almeno, molti anni fa sono stato un mostro…
Ebbe tutto principio da quello che avrei chiamato l’amore della mia vita se non si fosse rivelata discendente di una casata che ora e all’epoca tutti chiamavano esploratori. Esploratori certo…ma non per visitare mete turistiche, esploratori per trovare quello in cui quasi nessuno crede: oggetti magici.
Oggetti magici per i loro riti, riti alla montagna, riti per il tempo e per la vita. Incantesimi per i comuni mortali…e nessuno ne conosceva l’esistenza finchè non vi fu quel giorno in cui approdai per caso in quel piccolo villaggio e conobbi lei…lei che si innamorò di me profondamente, come io mi innamorai di lei.
Ma a quel tempo ero giovane e in cerca di attenzione. Fotografo e giornalista, quale più di questo può portarti a immeggerti in cose più grandi di te? E io avevo la prova di qualcosa che molte persone avrebbero trovato pazzesco: l’esistenza dei riti magici, la magia, la stregoneria. Qualcosa che fino ad allora era rimasto nascosto…E io ne parlai apertamente in una delle testate giornalistiche più famose dell’epoca.
Sprecai la fiducia che lei ebbe riposto in me nel momento in cui decise di raccontarmi tutto, sprecai l’amore che nel profondo del mio cuore provavo per lei…e sprecai tutto per finire in un circolo vizioso che mi portò a questo.
Lei morì…morì a causa mia e per me…morì perchè feci il suo nome e per la disgrazia aportata alla sua famiglia, preferì morire piuttosto che pensare anche solo in parte a quello che sarebbe accaduto se mi avesse rivisto e quello che le avrebbero fatto. Le persone comuni la chiamano depressione cronica e suicidio.
E qui arriviamo in poche parole a quello che successe…alla maledizione…la sua famiglia era il clan principale, quello più antico di tutto il mondo e gettarono su di me la più grande delle disgrazie. La bellezza che mi attirò verso di loro e la mia stessa bellezza furono la fine. Condannato a vagare per quel posto che trovavo stupendo e condannato a essere una bestia immonda e a rimanere per sempre solo. Solo come l’anima che rimase bloccata sulla Terra, a parere loro, della figlia maledetta quanto me.
Il lieto fine c’è da una parte lo trovo divertente spaventare le persone comuni, che ogni tanto incrocio sulla montagna e poi io vedo lo spirito di lei sempre accanto a me..nonostante quello che le ho fatto per puro egoismo. E così un po’ mi manca la mia vecchia vita…ma anche in questa non me la cavo male!
E voi cosa ne pensate?? Conoscete lo Yeti? Si dice che sia semplicemente una parte di evoluzione animale non facile da catalogare, come molte delle speci animali a cui non si riesce a dare il nome. E voi invece come la vedete??
A-fruttidiboscoblog