Carloforte e il signore del nuoto

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C’è un abilissimo nuotatore che si aggira nei mari di Carloforte. Occupandoci anche di Sardegna del Sud oggi parliamo di lui: Il tonno rosso (Thunnus thynnus, Linneo 1758).

Chiamato in inglese bluefin è un grande pesce pelagico che abita tutto l’Oceano Atlantico, dal Nord al Sud America, dall’Europa e al Nord Africa.

È ben presente anche nel mediterraneo di cui è un pesce tipico ma non presente ovunque. Ha una struttura a fuso ed è azzurro scuro sul dorso, mentre ventre e fianchi sono bianchi-argento.

Le pinne maggiori hanno un colore nerastro, le pinnule sono di colore giallo. E’ un animale longevo che può arrivare a 50 anni.

Il suo peso può arrivare ai 700 kg. e può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

La maturità sessuale è raggiunta tra la fine del terzo ed il quarto anno di vita, quando il tonno è lungo poco meno di un metro e pesa tra i 12 e i 15 Kg.

La sua abilità nel nuoto ha un segreto. No, non è doping, ma e la natura ad assegnare queste doti.

Mediante l’attività dei muscoli il tonno rosso riesce a mantenere una temperatura corporea interna fino a 10° C più alta rispetto alla pelle, grazie ad un sistema di vasi sanguigni altamente sofisticato.

Questo sistema gli dona una maggiore potenza muscolare.Un muscolo caldo ha infatti una potenza tre volte superiore a quella di un muscolo freddo.

Un complesso sistema vascolare sottocutaneo dunque, i cui tronchi principali decorrono lungo i fianchi, in superficie della muscolatura del tonno.

I vasi sono sotto pelle e per tale motivo, subito dopo la cattura i tonni devono essere “purgati” dal sangue per mantenere il colorito roseo.

Questi tonni, grazie alla loro eccezionale forma idrodinamica, possono sviluppare una velocità di crociera di circa 30 km/h ma possono toccare punte massime di 70 km/h quando fuggono o quando cacciano una preda.

Sono rapidi e infaticabili nuotatori ma devono risolvere il problema dell’ossigenazione.

Sono quindi obbligati a nuotare in continuazione per immettere una quantità d’acqua sufficiente per portare alle branchie l’ossigeno necessario al proprio metabolismo.

Il tonno nella sua vita alterna periodi in cui vive in branco (fase gregaria) a periodi di isolamento (fase erratica).

La fase gregaria coincide con il periodo riproduttivo. In questa fase il tonni si radunano in grossi gruppi in prossimità delle coste. Viceversa nella fase erratica si disperdono e si spostano verso profondità maggiori.

La fase gregaria è tra Maggio e Giugno. I tonni si raggruppano in grossi branchi, salgono in superficie, e si avvicinano alle zone costiere.

Qui le condizioni di salinità delle acque e la temperatura adeguata favoriscono la maturazione delle gonadi(è questo il periodo in cui sono definiti da corsa).

E’ molto importante però distinguere questo tonno da altri che spesso vengono passati per lui, ma che non vivono negli stessi mari.

Il Tonno Striato, il Tonno Alalunga, il Tonno Alletterato, e soprattutto il Tonno Albacore, il ” Pinna Gialla”, ovvero il più commercializzato e inscatolato, appartengono tutti alla stessa famiglia.

Il loro gusto però cambia, le loro proprietà sono diverse da quello che viene considerato il re dei tonni.

Questo e prevalentemente oceanico e viene pescato da pescherecci d’alto mare oltre ad essere una preda molto ambita per i pescatori sportivi.

Nel Mediterraneo si trovano prevalentemente dei tunnidi noti come Boniti e Palamite che sono le specie più pescate dalla Tonnara di Camogli ad esempio.

La Tonnara di Carloforte continua invece a catturare il tonno rosso che può essere considerato uno dei suoi simboli.

 

Testi estratti da IL TONNO – Le tonnare che parlano genovese di Annamaria “Lilla” Mariotti e Virgilio Pronzati e da L’AMBIENTE MARINO E COSTIERO DELL’ISOLA DI SAN PIETRO di Luigi Pellerano

CARLOFORTE – La città e la storia di Giuseppe Aste e Rosa Cambiaggio,CARLOFORTE, isola di San Pietro di Antonio Torchia e dalla rivista mensile NATIONAL GEOGRAPHIC (07-2008) CARLOFORTE, storia di una colonizzazione (1738-1816) di Giuseppe Vallebona