@Ladolcevitaly e Loscrivodame nel mese di agosto visitano una nota e bella spiaggia sarda: Cala Goloritze.
Si tratta di una delle tante perle della Sardegna, secondo molti la più preziosa, una piccola insenatura che si inserisce armoniosamente nella costa calcarea della parte meridionale del golfo di Orosei, nella costa centro-orientale dell’Isola. Si trova nel territorio comunale di Baunei, in provincia di Nuoro.
La spiaggia, una delle più belle, affascinanti, suggestive della Sardegna, nata da una frana nel 1962 è nota per il pinnacolo alto 143 metri che sovrasta la cala, noto anche ai climbers per le sue vie d’arrampicata sportiva. Tra queste la più nota è la Sinfonia dei Mulini a vento, esplorata da Manolo e Alessandro Gogna a fine anni settanta. Oltre a questo non va dimenticato l’arco naturale che compare sul lato destro della baia, un vero spettacolo di autentica matrice naturale. In un anfratto tra le rocce all’interno della spiaggia nasce inoltre sorgente d’acqua dolce che dal sottosuolo sfocia in mare.
Una meraviglia, resa ancora più accattivante dai colori dell’acqua e dai piccoli ciottoli bianchi e sabbia. Per raggiungere questa spiaggia si può procedere in due modi: Via terra, tramite sentiero che giunge alla spiaggia dall’altopiano del Golgo dopo un dislivello di 470 metri e via mare da Arbatax e Santa Maria Navarrese.
Tuttavia dall’estate del 2007 si è deciso di chiudere la costa al traffico di imbarcazioni a motore fino a 200 m dalla riva, per preservare le spiagge e le meraviglie dall’inquinamento e dall’assalto dei turisti, con conseguente divieto di approdo.
Incredibile quello che la natura è stata in grado di creare nel litorale aspro di Baunei, dove sitrova questa cala. I monumenti naturali come la Perda Longa che scende a picco verso il mare o la guglia del monte Caroddi, a forma di piramide, alta centro metri presso capo di Monte Santo sono qualcosa di unico, originale, qualcosa che ti resta dentro.
Come se non bastasse, a monte si trova una bellissima foresta con piante di corbezzolo e leccio che arricchisce ancor di più la spiaggia di Cala Goloritzè creando un contrasto di colori con i sassolini bianchi levigati, le acque trasparenti e turchesi che derivano dallo sgorgare di sorgenti carsiche sottomarine e dalle rocce di marmo modellate dal tempo. Un luogo magico, uno dei simboli naturali della Sardegna.
La formazione di questo paradiso naturale, secondo i locali, per lo più pastori, si è creato a partire dagli anni Cinquanta, dopo una frana staccatasi dalla parete di arenaria.
All’inizio il luogo divenne mèta degli esursionisti dell’arrampicata e del free climbing, dopo che nei primi anni ottanta Maurizio Zanolla, e Alessandro Gogna, scalatori di fama, conquistarono la vetta di Punta Caroddi.
Maurizio Zanolla, in particolare, conosciuto come “Manolo”, è considerato il padre dell’arrampicata sportiva in Sardegna ha avuto un ruolo importante qui. Lo scalatore lavorava alla messa in sicurezza di alcune pericolanti pareti rocciose lungo l’Orientale Sarda e si innamorò di questa parete. Poi arrivarono i primi arrampicatori locali come Mario Monni, noleggiatore di pedalò a Cala Luna; e le prime guide escursionistiche baunesi a conquistare le impervie salite come Antonio Cabras a Mariano Lai, nel 1996.
Queste vicende hanno contribuito a rendere l’area di Cala Goloritze, un mix unico di mare e montagna che la differenzia degli altri paradisi della Sardegna.
“Located in the south of Cala Biriola, Cala Goloritze is a tiny beach at the base of a deep and pleasant ravine which is also unreachable by car or by boat.
This beach is one of the most beautiful of its kind.
The water features unbelievable shades of blue and green. Cala Goloritze is just another example of what Sardinian paradise looks like.”
Spiaggia delle sorgenti
Si trova duecento metri a nord dalla spiaggia principale ed è nota per le acque sorgive che sgorgano in mezzo agli scogli. Quando il mare è calmo e c’è bassa marea, l’acqua dolce sgorga alcuni centimetri sopra la battigia. L’esistenza di questa sorgente che risultava assai preziosa era nota ai pastori locali che per riempire la propria “barrìla”, biccola borraccia in gergo locale, affrontavano il difficile passaggio che prevefeva una camminata su un liscio lastrone calcareo bagnato di acqua dolce e in forte pendenza.
Sentieri
Ci sono due i sentieri di terra per la spiaggia, uno classico e l’altro più lungo ma molto più bello, intrigante, suggestivo.
Il percorso ‘classico’ segue le indicazioni, basta dirigersi verso l’altopiano di Golgo e seguire le indicazioni verso Cala Golotitzé.
Il sentiero alternativo, il più interessante, segue un tratto del “percorso Selvaggio Blu”. Dalla località di Su Porteddu nell’altopiano del Golgo, attraversa guglie e anfratti e prosegue tra querce, corbezzoli e lentischi di rara bellezza. Il sentiero parte da 410 metri s.l.m.e sale in un primo tratto fino a 470 m A questo punto, un percorso in salita porta ad un super panorama comprendente la distesa di Golgo, le cime Monticlu e le pareti rocciose di Serra e Lattone e golfo-orosei.
Sia chiaro, pur non essendo difficile, il tragitto non è una passeggiata ma un percorso di trekking in mezzo al Supramonte di Baunei lungo 3,5 km. Per questo motivo non è il caso di farlo con un ombrellone in spalla, infradito e attrezzature varie da mare. La camminata va affrontata più leggeri possibili e tenendo a mente che se si tiene duro si passerà qualche ora in una delle piu belle spiagge italiane
Lungo il percorso, nel punto più alto si prosegue scendendo verso una zona ricca di lecci secolari dove si possono scorgere le pareti rosse di Bacu Goloritze e alcuni “antichi cuili” ricavati nella roccia, fino poi a giungere nei pressi dell’arco in pietra.
La spiaggia
Le sue caratteristiche comevsi diceva sono l’acqua turchese, la sabbia bianca mescolata a sassi, il fondale relativamente basso, un arco di roccia che si protende sul mare a mo di promontorio e una guglia di 143 metri che la sovrasta. Non basta?
La Guglia
A dominare tutta la spiaggia c’è un’enorme guglia calcarea, alta 143 metri. Viene anche chiamata Monte Caroddi. Si tratta di una “perda”, un monolite calcareo.
A pagamento
La notizia di questa spiaggia meravigliosa nei decenni si è diffusa ovunque, tanto da creare transito proveniente da tutta italia.
E così al moltiplicarsi dei turisti pronti ad affollare la spiaggia, il comune di Baunei ha deciso che Cala Goloritze diventerà una spiaggia a pagamento. Per fare il bagno in queste acque paradisiache si pagano 6 euro per gli adulti e 1 euro per il bambini fino ai 10 anni. Il motivo di questa decisione è essenzialmente ecologico.
Importante anche il fatto che Cala Goloritzé è stata dichiarata “monumento naturale” della Regione Sardegna nel 1993 e “monumento nazionale italiano” nel 1995.
Un posto favoloso cui consiglio assolutamente la visita. Lungo la strada tante le specie animali anche rare tra cui spicca il falco della regina, specie assai rara che ha scelto la zona per nidificare. Una vera meraviglia naturale.
Fede