La Bugola è l’erba che trattiamo oggi sulla nostra rubrica fitoterapico. Si tratta di un erba sempreverde, chiamata anche Erba di San Lorenzo.
Originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale, produce stoloni robusti che permettono alla pianta di colonizzare ampi spazi di terreno, allargandosi sottoterra.
I fusti sono a sezione quadrata di colore verde scuro; le foglie sono ovali, a cucchiaio, di colore verde scuro, spesso con i bordi porpora o marroni. Durante la primavera produce numerose spighe erette, con dei piccoli fiori blu-viola.
E’ molto invasivo, ama i luoghi parecchi e ventilati. Il nome scientifico è Ajuga reptans.
Proprietà
Si tratta di una pianta conosciuta per le proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti ma anche astringenti, i cui principi attivi sono tannini, saponine, colina, olio essenziale, flavonoidi e principi amari.
La bugola viene utilizzata sia in omeopatia che in cosmetica e in parte in fitoterapia. Ottima per la cura di pelle e capelli sembra abbia anche funzione antiemorragica.
La ricchezza di principi attivi la rende efficace contro le infezioni e come coadiuvante della digestione. Nella medicina tradizionale veniva sfruttata anche per contrastare la pressione alta e le emorragie.
Uso
La bugola è utilizzata nelle sue parti aeree e nelle foglie. Il primo è più diffuso utilizzo è esterno. Qualsiasi infiammazione o irritazione della pelle o della mucosa, dall’orticaria alle ferite alle emorroidi, può essere trattata con la bugola. Ovviamente la funzione è coadiuvante ma può dare una grossa mano nel processo di guarigione.
A livello cosmetico è spesso utilizzata nelle lozioni per pelle e capelli
Pur non essendo in questo caso il principale utilizzo, non è escluso l’uso interno con l’infuso di bugola. La funzione è disinfettante, ma anche astringente e tonica.
Sempre a livello interno con funzione similare alla malva può essere utilizzato a mo di colluttorio naturale o decongestionante. Si può abbinare all’aceto di mela per disinfettare la mucosa gengivale.
Le foglie essiccate o i fiori sono anche utili per trattare disturbi intestinali, sempre attraverso tisane e infusi.
Una menzione anche all’utilizzo culinario. Le foglie primaverili si usano in cucina, sia per arricchire le insalate, sia in combinazione con altre verdure o nei minestroni di verdure.
Un erba semplice e nostrana…
L. D.